Tre suggerimenti per gestire al meglio la cefalea

Tutti noi abbiamo sofferto, almeno una volta nella vita, di mal di testa o cefalea. Si tratta di una tipologia di dolore molto diffusa ma se però comincia ad interferire troppo spesso con le vostre giornate è il caso di prendere qualche provvedimento.

Esistono molti tipi diversi di cefalee, ma tutti hanno una cosa in comune: il potere di trasformare le vostre giornate migliori in incubi.

All’interno di questo nostro nuovo articolo affronteremo una delle cefalee più comuni, diffuse e fastidiose: la cefalea cervicogenica.

Innanzitutto: come riconoscerla?

Questo tipo di cefalea causa un dolore che tende a distribuirsi principalmente alla base della testa e intorno all’occhio, e peggiora con i movimenti del collo e che si associa a dolore alla palpazione della regione cervicale.

Purtroppo questo disturbo è molto frequentemente causato dalle attività lavorative: passare molte ore seduti alla scrivania, con poche pause e magari in un contesto stressante, può facilmente determinarne l’insorgenza.

Talvolta invece questa sintomatologia esordisce in seguito a traumi, e qua la fanno da padroni i colpi di frusta: siano essi dovuti ad incidenti stradali, come un banale tamponamento, o a traumi sportivi.

Ma ora che abbiamo imparato a conoscerlo meglio, cosa dobbiamo fare per alleviarne i sintomi?

Ecco alcuni suggerimenti che dovrebbero essere in grado di mitigarli nella stragrande maggioranza dei casi:

  • Automassaggio: uno dei gruppi muscolari solitamente più coinvolti nella cefalea cervicogenica è quello dei suboccipitali. Per trattarli, posizionate le mani aperte con i palmi adagiati lateralmente sulla testa, e con i pollici andate a cercare due minuscole protuberanze ossee che si trovano all’incirca sulla linea che unisce l’attaccatura delle vostre orecchie, quindi portatevi subito al di sotto: da questa posizione dovreste sentire sotto ai vostri pollici dei fasci abbastanza dolenti, se premuti. Massaggiateli mantenendo una pressione costante per circa una quindicina di secondi, rilasciate e ripetete 3-4 volte.

 

 

  • Retropulsioni: talvolta questa cefalea è una conseguenza indiretta di una debolezza dei muscoli anteriori del collo. Per rinforzarli, posizionatevi in piedi con le spalle e la testa appoggiati ad un muro e spingete con il mento indietro, come se voleste raddrizzare la vostra curvatura cervicale. Eseguite 15 movimenti per 4-5 volte, mantenendo per qualche secondo la posizione ottenuta.

 

 

  • Stretching: un altro modo per combattere il dolore è allungare i muscoli che lo causano. Posizionatevi seduti su una sedia, con la schiena ben dritta; con una mano afferrate la seduta o una delle gambe della sedia. Spingete la spalla bene in basso ed inclinatevi dal lato opposto sia con la testa che con la schiena. Se state eseguendo correttamente, dovreste sentire della tensione nella regione laterale del collo. Mantenete la posizione per 45” circa, ripetete questa operazione per 3-5 volte.

 

 

Già inserendo questa routine nella vostra giornata dovreste essere in grado di ridurre notevolmente sia il numero degli episodi di cefalea che la loro intensità del dolore; se ciò non fosse, o se per voi non fosse sufficiente, rivolgetevi al vostro terapista per avere informazioni più dettagliate e soluzioni ad hoc per il vostro caso.

 

Cosa Fare per combattere la sindrome del tunnel carpale

Avvertite fastidio, formicolio, dolore al polso e alla mano la notte oppure dopo ore di lavoro al computer? Non è un buon segno ma se seguirete questi semplici passi eviterete che si trasformi in un problema più grave.

La sindrome del tunnel carpale è una condizione che interessa il nervo mediano e causa dolore alla mano, formicolii e riduzione della sensibilità principalmente su pollice, indice, medio e parzialmente sull’anulare. Questo tunnel, formato dalle ossa del polso e ricoperto dal legamento traverso del carpo, ospita, oltre a vasi e tendini, il passaggio del nervo mediano, che controlla le dita elencate sopra.

 

 

Talvolta attività ripetitive come scrivere su una tastiera, utilizzare strumentazione che vibra (come un martello pneumatico) o anche solo l’utilizzo prolungato del telefono possono causare un restringimento di questo passaggio, che compromette la capacità del nervo di inviare informazioni alla mano.

Molte delle attività che sono la causa dell’insorgenza del tunnel carpale sono spesso azioni che vengono compiute quotidianamente, quindi è difficile, se non impossibile, sospenderle. È meglio giocare d’anticipo e prevenire il loro manifestarsi e combattere i primi sintomi appena questi compaiono.

Ecco alcuni consigli per evitare l’insorgere della sindrome del tunnel carpale:

  • Evitate tutte quelle attività che portano il polso a “fine corsa” di flessione o di estensione. Queste posizioni di solito aggravano la sintomatologia, in quanto aumentano la pressione all’interno del tunnel e dovrebbero essere evitate, là dove possibile.
  • Proprio come i muscoli anche i nervi necessitano di manutenzione. Fare stretching e mobilizzare il nervo mediano è un modo eccellente per mantenerlo libero di muoversi senza restrizioni.

 

 

Automobilizzazioni:

  • Alzate il braccio lateralmente portando la mano all’altezza della spalla e mantenendo il gomito disteso.
  • Flettete il polso verso il basso e, contemporaneamente, ruotate la testa dalla parte opposta e piegala in avanti
  • Mantenete la posizione per 3-4 secondi
  • Piegate il gomito e portate la mano a toccare la spalla mentre, contemporaneamente, ruotate la testa verso la mano, come a guardarla
  • Ripetete 5-6 volte
  • Posizionate entrambe le braccia distese davanti a voi, con il palmo rivolto verso il basso.
  • Estendete entrambi i polsi e le dita senza piegare i gomiti.
  • Lentamente spingete in avanti come se voleste allontanare le mani il più possibile
  • Interrompete le attività ripetitive; purtroppo queste, che spesso coinvolgono la scrittura o la prensione, possono diventare la vostra spina nel fianco: cercate di concedervi delle brevi pause
  • Chiedete aiuto ad un professionista. La terapia manuale si è dimostrata molto efficace nel ridurre gli effetti della sindrome del tunnel carpale: spesso i nervi possono rimanere compressi dalla muscolatura del collo o da quella del braccio. Cercare di rilasciare il nervo dalle limitazioni è un ottimo modo per assicurarsi che stia scorrendo nel migliore dei modi.

 

 

La sindrome del tunnel carpale si può prevenire cercando di ridurre al minimo possibile i gesti, spesso quotidiani, che stanno alla base della sua insorgenza. Gli esercizi che abbiamo indicato in questo articolo vi aiuteranno, nel momento in cui “scoprirete” di essere vittime di questo comune fastidio, ad alleviare il dolore e tornare ad una condizione di normalità. Se tuttavia il colore dovesse persistere vi potete mettere in contatto con noi, oppure passare a trovarci nel nostro centro vicino a Lugano.